PICCOLI RAPOLANESI CRESCONO…

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La Mofeta del Bossoleto 26 Maggio 2011

Filed under: Link Progetto Ambiente — primariarapolano @ 19:52

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La mofeta ‘Bossoleto’ presso le Terme San Giovanni di Rapolano Terme è una dolina che si trova al limite nord orientale del bacino Siena-Radicofani che deve il termalismo a fenomeni vulcanici, risalenti al Quaternario, legati alla formazione del Monte Amiata e alla presenza di un substrato carbonatico. La zona è famosa per l’estrazione del travertino.

Nei pressi della dolina è visibile la faglia di Rapolano Terme.  Abbiamo effettuato una visita  guidata il 18 Maggio. Dalle risorgive presenti nella dolina, si sprigiona, in modo naturale, l’anidride carbonica che in particolari condizioni può arrivare a saturare l’aria soprastante. E’ un luogo molto pericoloso perché la CO2 può uccidere. Per questo il luogo è circondato da un alto muro e si entra solo accompagnati dalla guida.

Per anni la vegetazione del Bossoleto è stata studiata dal CNR-IbiMet, volgendo una particolare attenzione alla risposta fisiologia dei vegetali alle elevate concentrazioni di CO 2. La vegetazione è rigogliosa ma anche ingiallita e sofferta quando è troppo vicina alla fuoriuscita del gas. Troppa CO 2 fa male anche alle  piante. Il percorso è ripido e non facile e non bisogna stare bassi perché la CO 2 è soprattutto vicino al suolo. La nostra guida aveva un misuratore di CO 2 (unità di misura PPM = parti per milioni) e al Bossoleto questa era più di 4 volte del normale. Man mano che si avanzava si vedevano animali morti di ogni genere: topi, gatti, uccelli fra cui un falco e una civetta, tutti caduti nella trappola mortale. La guida che ci accompagnava ha fatto un esperimento con un palloncino che ha iniziato a volteggiare nell’aria a causa dell’alta concentrazione di gas.

Dal terreno sassoso e arido emergono delle polle  di acqua termale lattiginosa. Il luogo è come un cratere circolare e in un lato vi è una grotta visitabile perché in parte esposta all’aria. Ci siamo avvicinati con cautela per vedere le emissioni di zolfo che lasciano depositi gialli. Tutto è un luogo di morte ma affascinante che ci fa apprezzare il bello che è intorno a noi.

La maestra ci ha raccontato anche una legenda su questo luogo. Durante la domenica del Santo alcuni contadini invece di andare a messa per ringraziare Dio dei buoni raccolti, andarono  a lavorare al podere e qualche ora dopo si misero a sedere sul fieno perché erano stanchi e si addormentarono. Furono trovati  morti il giorno dopo perché non c’era ossigeno ma tanta anidride carbonica. Da allora questo luogo è considerato “maledetto.

 

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